In Italia diverse aziende vendono argento colloidale aggettivandolo con termini particolari (Super, Max, Puro, Iper Monoatomico, Attivato, Superattivato, ecc). Che differenza c’è tra tutti questi tipi e l’argento colloidale vero?
Spesso succede che molte aziende, per magnificare il proprio prodotto utilizzino aggettivi di fantasia, facendo addirittura credere che siano gli unici autorizzati a farlo. Preciso che nella scelta del nome, non vi è alcun ente governativo o amministrativo che autorizza un aggettivo nel nome stesso, sono balle! Poi dietro la maggior parte di questi prodotti non c’è nemmeno argento colloidale bensì “soluzioni di argento ionico” se va bene, poiché in alcuni non ci sono nemmeno gli ioni. Ebbene come si sa l’argento ionico, che si presenta trasparente e incolore come l’acqua, non è argento colloidale vero. Perché il vero argento colloidale per esser considerato tale deve contenere almeno il 50% di particelle. Quindi bisogna evitare di credere ai messaggi di propaganda di tali venditori, meglio verificare le analisi indipendenti (indipendenti e non di proprie società, come spesso accade).
Se le analisi indipendenti non vengono rese disponibili, adesso sapete il perché. Gli argenti ionici hanno pochissime particelle e questo attribuisce a questi prodotti un certo grado di tossicità come dimostrato da uno Studio Scientifico dell’Università Federico II pubblicato in questo sito.
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